Black Site, Hyde Park ;

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Keira ;
CAT_IMG Posted on 6/1/2010, 13:40





Non chiedetemi per quale motivo la mia vita era basata sulla corsa,
perchè alle volte non sapevo rispondere nemmeno io.
Correvo ...
Saltavo le panchine ..
Saltavo le aiuole ..
Svoltavo gli angoli dei palazzi ...
Mi mischiavo tra la gente ..
Mi guardavo attorno circospetta ..
Questa era la mia vita ...
Alcuni avrebbero detto : combattere o lasciare ?
Io avrei risposto : " Se hai il coraggio di viverla, combatti ".
Bè, io non mi sarei mai arresa.
E non sarei mai morta, fin quando qualcuno
non avesse scoperto il mio punto debole.
E a meno che Sua Maestà, Padrone delle Tenebre, Lucifero,
non avesse spifferato qualcosa, ero salva.
Salva per l'eternità.
Di solito, però, coloro che provavano a inseguirmi
erano alla ricerca di favori.
Io li evitavo semplicemente.
Mi chiedevano di riaver indietro il proprio corpo.
Si piegavano ai miei piedi e li baciavano persino.
Il tutto si risolveva con una mia risata e con un compromesso.
Avere più anime in cambio della propria carcassa di ossa.
Stavolta, invece, c'era qualcosa di strano.
Quell'essere che mi inseguiva lo faceva con una certa foga.
Avevo il viso e il corpo interamente coperti dal soprabito nero.
Lui non mi avrebbe dovuta riconoscere, invece, lo aveva fatto.
E ora ...
Ora correvo all'impazzata, sperando che non mi acciuffasse.
Avevo uno strano presentimento.
Come se quell'essere volesse farmi del male.
E sotto sotto sentivo di aver ragione.

* Maledetto ... cosa vuoi da me ? *

Chi l'aveva mandato ?
Che diavoleria aveva in mente ?
Non avevo la benchè minima voglia di perdere.
Non sarei caduta per alcun motivo all'interno della sua trappola.
Solitamente iniziavano a chiedermi pietà dopo i primi 100 m .
Ora, era più di un chilometro che correvano e il mio fiato, la mia energia
si stava smarrendo.

* Non ce la faccio più *

Mi tastai la gola.
Annaspai, cercando di respirar un briciolo d'aria.
Eravamo all'interno dell'Hyde Park , il parco verde più grande
di Londra.
Era notte fonda e nessuno avrebbe disturbato la mia fuga.
Sorvolai il laghetto delle paperelle e raggiunsi la sponda opposta.
Poi, accadde tutto in un attimo.
Non lo vidi .
Un cespuglio sbucò dal nulla e dietro quest'ultimo c'era un fosso.
Appena i miei piedi lo toccarono, inciampai , cadendo con le ginocchia
per terra e il volto rivolto verso il basso.
 
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Shin ;
CAT_IMG Posted on 6/1/2010, 14:33




image
Era una giornata tranquilla, o almeno così pensavo all'inizio.
Ero andato a fare un giro in città, sperando di comprare un cravattino decente.
L'avevo trovato e l'avevo indossato subito. Per il lavoro che facevo, impiegato di banca, dovevo tenere sempre un certo abbigliamento.
Proprio per quello avevo deciso di aggiornare un po' il mio guardaroba.
Avendo più di 400 anni avevo vestiti un po'..sgualciti?
Quindi non era il caso di girare in kimono o compagnia bella.
Mi fermai anche a prendere una chesecake per la strada, dolce che però finì nel primo cassonetto del'immondizia.
Come potevano gli inglesi mangiare quella roba?
Mistero.
Passeggiando una strana aura mi rapì.
Avevo sentito qualcuno, qualcuno come me.
Un mostro, un figlio dell'inferno.
Non un rinnegato; un demone puro, la cui spaventosa aurea faceva presagire un pericolo.
Mi infilai in un vicolo vicino e osservai la figura incappucciata voltarsi verso di me.
Non riuscii a vederla in faccia perchè subito si mise a correre.
Per colpa del buio mi ci vollero diversi attimi per capire in che direzione stesse andando.
Cominciai a correre anche io, agitando le bracia a destra e a manca per evitare i pali della luce.
Maledizione, ai miei tempi era tutto diverso u.u
Con dei salti felini riuscii a schivare un paio di antenne paraboliche.
Certo che ne esistevano di cose buffe.
Mi domandavo cosa se ne facessero gli umani.
Sorrisi quando notai che il demone aveva imboccato la strada che portava ad Hyde Park.
saltai un paio di panchine e poi cercai di bloccare quell'essere vicino un grosso albero di noci.
Era stanco, esausto per la corsa.
In effetti anche io ero un tantino sfiaccato, ma il duro allenamento dei secoli precedenti mi erano stati molto utili.

*Finalmente..*

Era esausto, non poteva resistere ancora a lungo.
Strano, di solito non era mai così semplici acchiapparli.
Sicuramente questo demone doveva avere qualcosa che non andava.
Era stanco, e sicuramente lo era anche prima.
Poi, come un lungo flash vidi il demone cadere, inciampando forse in un fosso.
Subito gli arrivai alle spalle, bloccandolo completamente.
Con le dita sfiorai il suo profilo.
Era..piccolo fragile, quasi delicato.
No, non poteva essere un bambino; possibile che il diavolo non avesse pietà nemmeno per l'esistenza dei più giovani?
Ma qualcosa catturò la mia attenzione.
Una ciocca di capelli biondi spuntò da sotto il cappuccio nero.
Curioso calai il cappuccio, scorgendo lo splendido viso di una giovane donna.

Ma che cavolo..

Non riuscivo a credere ai miei occhi.
Era bella, stupenda.
L'avrei presa per un angelo se solo non avessi avvertito la sua presenza.
Lei. Come poteva essere diventata un'essere tanto malvagio?
Mi allontanai di scatto, estraendo il mio piccolo pugnale e puntandoglielo contro.

Tu, alzati!
 
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Keira ;
CAT_IMG Posted on 6/1/2010, 16:06




Maledizione.
No ...
Non era possibile ...
Era la prima volta che mi succedeva da secoli.
Ero caduta.
Caduta in una fossa, che mi parve essere un baratro.
Era stato colpa dei tacchi, forse ?
O, qualcuno aveva messo lì quella buca esplicitamente ?
Sollevai le mani impasticciate e le fissai incredula.

* P**ca miseria *

Un rumore di passi, però, mi fece trasalire.
Sollevai piano il capo e cercai di nascondermi tra l'erba.
Mi accovacciai con calma , cercando di non strusciarmi sul terriccio
e tentando di non spezzare qualche ramoscello.
Eppure, quella figura si diresse proprio verso di me.
Non appena i suoi piedi toccarono l'erbetta dell'aiuola che mi copriva,
mi sentii persa.
Mi aveva trovata ...
Ma come diavolo aveva fatto ?
Ero sicura che il buio e l'oscurità mi avessero aiutata.
Fu solo quando si mosse, che il mio sangue si scaldò improvvisamente.
Una ventata di aria calda, anzi bollente si impossessò di me.
Non riuscivo a capire.
Che essere era ?
Buono o cattivo ?
Non c'era energia, non c'era scintilla ?
Solo fuoco ...
Un fuoco che mi faceva tremare.
Le sue dita raggiunsero il mio cappiuccio e lo tirarono giù.
Mi sentii nuda, scoperta.
Poi, spostai pian piano il viso e incrociai i suoi occhi,
Erano neri ...
Lui era nero ..
La luna copriva il suo corpo.
Vedevo solo la sua ombra.
La sua voce, invece, mi fece svegliare da quel lungo oblio.
Non capivo nulla .
Tutto ruotava all'impazzata.
Mi aveva fatto un incantesimo ?
Non mi ero mai sentita in quel modo.
Mi tirai su con la poca forza , che mi rimaneva e
finalmente uscii da quel cespuglio, camminandogli
intorno e osservando il suo corpo.
Era un giovane orientale, i suoi occhi e i suoi capelli erano scurissimi.
Il suo soprabito altrettanto.
Aveva un' espressione sconvolta dipinta sul volto.

Non darmi ordini ...

Glielo urlai in pieno viso,
con foga, con temerarietà .
Incrociai le braccia al petto e gli
lanciai un 'occhiata arrabbiata.
Era l'unico modo che conoscevo,
per impaurire gli avversari.

Cosa vuoi da me ?


 
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Shin ;
CAT_IMG Posted on 7/1/2010, 15:31




Si era alzata, e ora ce l'avevo proprio di fronte.
Potevo scorgere il suo viso perfetto, il trucco pesante, i capelli che le ricadevano sulle spalle.
Piccola, con un fisico slanciato.
La fissai a lungo, notando che lei stava facendo lo stesso con me.
Dio, quanti anni poteva avere?
Diciassette, forse diciotto..
Il diavolo allora si prendeva chiunque.
Strinsi più forte tra le dita il piccolo pugnale che portavo sempre con me.
Un solo fendente e lei sarebbe stata fatta fuori.
Ma non lo feci..
Perchè?
In quel preciso istante non potevo di certo immaginare cosa sarebbe stata lei per me.
Dopotutto, come potevo sapere che avrei cominciato a vivere solo per incrociare il suo sguardo?
No; mi dissi soltanto che volevo capire perchè sella sua trasformazione, senza comprendere però che era bastato una sua occhiata per far cambiare qualcosa.
Sentendo il suo tono aggressivo mi misi sulla difensiva.
Mi disse di non darle ordini con una ferocia che mi fece indietreggiare.
La piccoletta ci sapeva fare.

Ehi bambina, ti conviene abbassare il tono.
Sai, potresti farti molto, molto male.


Lei non disse niente, si limitò a scrutarmi, proprio come un momento prima io avevo fatto con lei.
Certo, quella ragazza non me la contava giusta..
Cosa ci faceva un demone in una città come questa?
Ovviamente Londra era il luogo perfetto per commettere omicidi.
Quante persone perdevano la vita senza che nessuno se ne accorgesse?
Fin troppe, ogni giorno purtroppo.
Mi schiarii la gola, facendo piccoli colpi di tosse.

Ti cercavo..
Da un paio di settimane ormai.


Avevo sentito il telegiornale qualche tempo prima.
Non ero ancora riuscito a capire come funzionava quella scatoletta che tutti chiamavano tv, ma almeno riuscivo a sintonizzarla sul notiziario.
Aveva annunciato tre morti sospette la prima settimana e cinque la seconda.
nessuna era riuscito a scoprire chi era stato a farle fuori.
I casi purtroppo erano stati archiviati per mancanza di prove.
Dopotutto le vittime erano state tutte trovate morte per cause sconosciute.
Sospirai, sapendo fin troppo bene cosa era successo.
Erano stati privati della loro anima; di loro non era rimasto che il corpo, una carcassa vuota, immobile.
Immaginai i volti di quelle persone; il dolore dei parenti, degli amici, dei figli era una cosa che ai demoni non interessava affatto..
Per loro era importante solo il tornaconto personale..
nulla di più.
Con sguardo freddo mi voltai verso la ragazza.
Non ce l'avevo con lei.
Tutti potevamo sbagliare del resto.
Ce l'avevo con Lucifero, che era stato capace di trasformare una così angelica creatura, in una macchina da morte.
Mi morsi un labbro, fino a farlo sanguinare.

Quanti ti voi si aggirano da queste parti?
O sei stata solo tu?
Con quanta ingordigia hai abusato delle anime di quei poveri mortali?




 
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Keira ;
CAT_IMG Posted on 7/1/2010, 19:37




Cosa voleva ?
Cosa poteva sapere di me quel ragazzo ?
Azzardava a sparare sentenze del cavolo.
No, io non mi sarei fatta scoraggiare
dalle sue parole.
Il suo tono era freddo, acido, quasi quanto il mio.
Eravamo incredibilmente simili.
Entrambi sulla difensiva, entrambi abili scrutatori,
entrambi alter ego di qualcun altro.
La bellezza era padrona di noi.
Una bionda e un moro ...
Uno più affascinante dell'altro .
Eppure, sotto sotto i nostri sguardi nascondevano
qualcosa di misterioso, di segreto.
Io ero un Demone ...
Un demone particolare.
Ero un Demilich ...
Io vivevo di anime e ne dovevo raccogliere
il maggior numero possibile per sopravvivere.
L'ultima era stata quella di un uomo di Chiesa.
L'avevo ucciso all'interno del suo confessionale privato.
Non avevo provato nulla ..
Non provavo mai nulla ...
C'era adrenalina ...
C'era voglia di vittoria ...
Tutto prima che commettessi l'atto ...
Poi ...
Nel momento esatto in cui le mie dita toccavano
la pelle delle vittima, diventavo un automa ,
non mi rendevo nemmeno conto della mia azione.
I miei movimenti erano sempre gli stessi.
Ripetevo le stesse azioni ogni volta.
Ero stata istruita a far quello e solo quello
potevo fare.
Dopodichè, mi sentivo più leggera ...
Mi sentivo libera ...
Scaltra ...
Inafferrabile.
Ormai erano giorni che non mi nutrivo di anime.
Mi stavo infiacchendo man mano .
Avevo bisogno di nuove vittime.
Erano diventate come droga per me.
Non potevo andar avanti senza di quelle.
Ed eccola ...
La mia esistenza...
Un 'esistenza eterna fatta di fame e odio.
Invece , cosa si nascondeva sotto lo sguardo del ragazzo
orientale ?
Le sue parole, i suoi modi d'agire mi affascinavano,
mi attiravano a lui, quasi fosse una calamita.
Il forte calore non scompariva ...
Era lì intatto e continuava ad ardere dentro di me.

Non ho paura di farmi male ...
Anzi, il dolore mi eccita ...


Mormorai, facendo alcuni passi nella sua direzione.
Avevo bisogno di capire ...
Dovevo sapere chi fosse e per quale
motivo aveva detto di cercarmi.
Aveva intenzione di uccidermi ?
Aveva intenzione di distruggermi ?
Per quale motivo non l'aveva fatto ?
Gli fui vicina ...
Un metro ci distanziava.
Bloccai i miei occhi dritti nei suoi.
Azzurro contro nero ...
Oblio ..
Oscurità ..
Ecco cosa vedevo e mi piaceva.
Non capivo il motivo.
Lui era maligno ...
Lo sentivo, ma sapevo anche di sbagliarmi.
C'era anche del bene in lui.
Male e Bene ...
Un connubio che mi stava atterrando.

Io sono l'unica nel mio compito ...
A Londra non vi possono essere altri ...
Compio le mie azione perchè sono necessarie per ...
Me ...
Ho bisogno di farlo ...
Tu piuttosto ...


Afferrai il suo cravattino scuro e lo tirai verso di me,
Lo feci quasi sbattere sul mio petto,
per poi allontanarlo nuovamente.
Con tipi del genere la forza era l'unico modo,
per farli smettere di essere presuntuosi.

Chi ti credi di essere ??
E cosa vuoi da me ??
Non rispondi alle mie domande ...
Ciò mi secca molto


 
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Shin ;
CAT_IMG Posted on 8/1/2010, 18:47




Sentivo la sua irritazione crescere ad ogni parola.
Possibile che quella ragazzina fosse così volubile?
Bastava una sola parola per farla scattare.
Perfetto, sarebbe stato il modo migliore per divertirmi..
Per sperimentare qualcosa di nuovo.
Mi fermai, pensandoci su qualche attimo.
In effetti qualcosa di nuovo c'era..
Non mi ero mai fermato a parlare con i demoni che favo fuori..
Non ce n'era bisogno dopotutto..
Ma con lei..
Con lei era diverso.
Me ne stavo lì semplicemente, sentendola blaterare su quanto il sangue la eccitasse.
Come poteva essere così?
Come poteva una persona godere nel vedere star male gli altri?
Strinsi i pugno e sorrisi amaramente.
Era pazza, si.
Non c'era un'altra spiegazione.
Ero anche io un demone, ma il dolore..
Il dolore proprio non riuscivo a sopportarlo.
Le urla strazianti della vittima..
Il sapore delle loro anime..
Sembrava amaro perfino quello.
Rabbrividii e poi strinsi più forte il piccolo pugnale che tenevo in mano
La fissai, nei suoi limpidi occhi azzurri..
Perchè lo faceva?
Perchè uccideva?
Ripensai ai mio fratello, e alla passione che aveva nel vedere soffrire le sue vittime..
Lui giocava con il cibo.
Lo faceva soffrire..
Lo faceva star male..
Fino a quando qualcuno non lo implorasse di farlo fuori.
Scene macabre, a cui purtroppo ero stato costretto ad assistere troppe volte.
ma per lui, quello non era omicidio.
Quella per lui era vendetta.
Una vendetta che andava gustata, assaporata.
Una vendetta contro la vita stessa.
Si, la vita, troppo ingiusta secondo lui.
Ogni volta che faceva fuori qualcuno la sua sete di vendetta accresceva.
Sospirai e a malincuore mi costrinsi a pensare che forse quella giovane donna poteva ancora essere salvata
Ma subito le sue parole mi confermarono il contrario.
Era stata sola..
Sola nell'uccidere tutte quelle persone..
Da sola nel commettere tutti quegli omicidi..
Lì, a sangue freddo.
Donna, bambino.
Lei non faceva alcuna distinzione.
Mi morsi un labbro e poi arrabbiato digrignai i denti.

Tu..
M disgusti..


Distolsi lo sguardo dai suoi occhi.
Non capivo il perché, ma non riuscivo a fissarla tanto a lungo.
Era come se qualcosa, nei suoi occhi, mi costringesse ad abbassare lo sguardo.
Come se nei suoi occhi si vedesse qualcosa di personale..
E quell'intimità non mi era concessa.
Guardai i suoi capelli luminosi..
Quel biondo ramato, così bello..
La sua pelle così liscia, così perfetta.
Doveva esserlo dopotutto; la seduzione, era l'arma che non avrebbe tradito nessun demone.
Poter avere chiunque...
Ma non desiderare nessuno..
Presi a fissarla di nuovo.
Sembrava stanca, come se non si nutrisse da giorni..
Dopotutto l'ultimo omicidio risaliva a circa tre giorni prima..
Ragionevole.
Sorrisi sbiecamente.

Sei affamata piccola?
Che ne dici di prenderti la mia di anima?
Oh, sempre se ci riesci naturalmente.


La mia era una provocazione.
Era impossibile per lei prendersi la mia anima..
Perché?
Sebbene io fossi un demone rinnegato, la mia anima apparteneva ancora a lui..
A Lucifero..
Ma lei non poteva saperlo..
Non poteva percepirlo.
Era quella una dei piccoli piaceri dell'essere un rinnegato.
nessuno riusciva a capire la tua essenza.
Comodo in un certo senso..e anche..
..mortale.
 
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Keira ;
CAT_IMG Posted on 14/1/2010, 15:23




Lo fissavo ...
Non riuscivo a far altro che questo .
All'interno di me strani sentimenti si alternavano.
Rabbia, Desiderio, Forza, Curiosità.
Avrei voluto tanto gettarlo per terra, staccargli il cuore dal petto
e inserire la sua anima all'interno del mio prezioso ciondolo.
Avevo bisogno di nutrirmi.
La corsa mi aveva infiacchita e presto avrei iniziato ad invecchiare,
a sentirmi sempre più debole.
Sollevai per un attimo gli occhi verso il cielo, verso la luna
limpida e ovattata.
Ero alla ricerca di qualcuno che mi aiutasse ...
Avevo sempre creduto che di notte la dimora di Lucifer si spostasse
lassù ...
Un luogo oscuro ...
Ma , poi, a poco a poco, avevo capito che mi ero sbagliata.
Esisteva la luna ...
La luna era pura, candida e in un certo modo cercava ugualmente,
anche nell'oscurità, di far emergere la sua bontà.
Chinai, così, gli occhi verso la terra ...
Fredda .. umida ...
Lì sotto abitavano esseri dannati.
Quello era il nostro posto.
Lì, il buio si insediava ...
Lì non c'era luce ...
Solo candele galleggianti.

Sei il primo a rivolgermi parole del genere ...

Quel termine, quel verbo, mi aveva toccata
sotto sotto.
Disgutare voleva dire provare ribrezzo, non piacere
per nulla ad una persona.
Ecco ...
Avevo trovato l'ennesimo nemico.
Tuttavia ..
Lui era diverso.
C'era l'energia strana che non riuscivo a comprendere.
C'erano quei suoi occhi neri come la pece .
C'era quello sguardo così irato .
Ero stata io a farlo arrabbiare in quel modo ?
Per cosa , poi ?
Non avevo ucciso nessun giapponese negli ultimi tempi.
Preferivo uomini occidentali ...
Invece, eccolo ..
Quell'uomo aveva fatto capolino nella mia mente e non
riuscivo a distogliere gli occhi da lui.
Mi morsi il labbro, avanzai di pochi passi verso di lui.
Piccoli passi ..
Piccoli passi ..
Fino ad essere ad un millimetro di distanza.

Io non ho la benchè minima voglia della tua anima ...
Forse non ci siamo capiti.


I miei occhi erano iniettati nei suoi.
Lui era immobile, stabile.
Non si muoveva di un centimetro.
Avvicinai le labbra alla sua guancia e la sfiorai ,
per poi raggiungere l'orecchio del giapponesino.
Mi piaceva ...
Mi piaceva giocare ..
Lui non era una mia vittima,
ma ero fatta così.
Perdere o lasciare ...

Le mie vittime me le scelgo da sola ..
Sarò pure un mostro , ma ho pur sempre dei gusti ...
E tu ... mi diverti , mi piaci ...


Digrignai la bocca e con un piccolo movimento veloce,
morsi il lobo del suo orecchio, macchiandolo di sangue.
Mi staccai in un nano secondo e saltellando indietro , raggiunsi
la mia postazione iniziale, ridendo.

Su ..
su ... perchè non giochiamo ?
Ma soprattutto ...
Chi sei giovane avventuriero ?
 
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Shin ;
CAT_IMG Posted on 15/1/2010, 16:16




La bambina ci stava..
Lo leggevo nel suo sguardo.
Potevo leggerglielo negli occhi..
Era come se mi desiderasse..
Mi voleva, voleva giocare con me..
Io avevo solo intenzione di farla fuori..
Qualcosa però mi fermava..
Come se dentro di me non volessi farle del male..
Come se sapessi che poteva essere troppo pericoloso avvicinarmi a lei.
Forse avrei dovuto seguire il mio istinto..
Da quando avevo sentito la sua presenza qualcosa mi diceva di farla fuori.
Ucciderla, al più presto..
Ma il vederla lì così piccola e fragile mi aveva bloccato..
Non era fragile, lo sapevo bene, però..
Però era come se non potessi mai fare del male una creatura simile..
nemmeno quando mi aveva confidato di essere stata lei a far fuori tutta quella gente avevo detto niente.
Come un cretino mi ero limitato a fissarla e a proporre uno stupido gioco..
Un gioco che mi sarebbe sicuramente costato la vita.
Sospirai, prima o poi si doveva morire no?
Fui sorpreso dai miei stessi pensieri e poi curvai leggermente le labbra in un sorriso..
Dannazione, mi stavo cacciando in guai grossi..
Forse fin troppo grossi per me..
Mi disse che le sue vittime se le sceglieva da sola..
Ma come si sarebbe comportata con uno che le si era concesso su di un piatto d'argento?
La risposta non tardò ad arrivare..
Sicuramente era curiosa..
Curiosa di vedere cosa avrei fatto..
Curiosa di scoprire come l'avrei uccisa..
E forse anche curiosa di conoscere la mia Anima..
O almeno, i brandelli che mi erano rimasti che che Lucifer li aveva strappati via con la forza.

Sai, credo che tu sia troppo sicura di te.
Non so se hai capito che una sconfitta, ti costa la vita..


Forse non le erano chiare le regole del gioco.
Se io avessi perso si sarebbe presa la mia anima..
Non che mi importasse più di tanto..
la morte ormai, avevo avuto il piacere di incontrarla troppi anni prima..
Non mi era rimasto niente da allora.
Non mi sarebbe mai stato concesso niente..
Si avvicinò così tanto a me da sfiorare il suo naso al mio..
Poi mi chinai lentamente, sicura che dovesse dirmi qualcosa all'orecchio.
Quello fu il mio primo sbaglio perchè la ragazza mi morse..
Sgranai gli occhi e mi portai una mano all'orecchio, notando piccole goccioline di sangue.
Quindi il gioco era già cominciato?
Perso nei miei pensieri ritornai a fissarlo e riflettei sulla sua domanda..
Chi ero..
Chi sono..
Socchiusi le palpebre, traendo un gran respiro.
Erano secoli che me lo chiedevo.
Mi domandavo chi fossi, da dove fossi venuto..
Perché mi ero scelta quella vita da dannato..

Chiamami semplicemente Shin..
Non credo tu voglia sapere la mia storia..
Sarebbe noioso e, beh, inutile.
Pensa soltanto che sono la preda più deliziosa che ti sia capitata..
Come tu, lo sei per me.
 
Top
Keira ;
CAT_IMG Posted on 20/1/2010, 20:35




Gli sorrisi leggermente.
Un sorriso stentato e divertito allo stesso tempo.
Inclinai la testa osservandolo , mentre si tastava l'orecchio,
dal quale fuoriusciva il sangue.
Ero stata prudente, scaltra, fino al quel momento.
Ma per quanto tempo sarebbe durato ancora ?
Le mie forze vagavano, scomparivano a poco a poco.
Eppure ..
Non volevo dargliela vinta ..
Non volevo dimostrargli di esser a quel punto ..
E non mi restava che fingere ...
Fingere di star bene, fingere di cavarmela alla grande,
di essere ancora ricca di energia.
Avanzai nuovamente verso di lui,
accorciando la distanza che ci separava.
Non potevo immaginare che un incontro del genere
potesse divertirmi e stuzzicarmi fino a quel punto.
Giocavo con lui ..
Lo prendevo in giro ..
Lo mangiucchiavo proprio come fanno
due vecchi leoni amici ..
Perchè , forse, noi eravamo quello.
Due bestie ..
Almeno io lo ero ..
Avevo venduto la mia anima al Diavolo
pur di vivere in eterno ...
Percepivo continui ruggiti dentro di me ..
La mia vena malvagia mi aveva oscurata completamente .

Shin ...

Lasciai risuonare e rimbombare il suo nome nell'aria,
quasi ci fosse l'eco.
Allungai la mano alla ricerca del suo viso e stavolta
con una strana delicatezza gli sfiorai la guancia,
accarezzandogliela.

Non sono mai stata la preda di nessuno
e ...
Mai lo sarò ...
Questo è chiaro ..
Tuttavia, su una cosa hai ragione : tu sei la mia preda ...
Io ti voglio ...
Ma non pensare a conclusioni affrettate ..
Capirai presto il significato delle mie parole ...


Gli girai attorno, poggiando stavolta le mani sulle sule spalle
alte e robuste e avvicinandomi nuovamente al lobo sanguinolento.
Strane idee percorrevano la mia memoria.
Strani sortilegi e rituali mi venimano in mente,
ma stavolta avrei agito diversamente.
Sollevai la destra e stavolta la passai tra i capelli neri corvini
del giapponese.
Poi, con un pizzico di forza, glieli tirai , facendolo incollare al mio busto.

Io sono Hell ...
Come Inferno ...
E aspetto solo che tu faccia la prima mossa
giapponesino.
 
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Shin ;
CAT_IMG Posted on 21/1/2010, 19:42




Eccola lì..
La bambolina voleva giocare.
Purtroppo per lei aveva scelto la preda sbagliata.
Quando la vidi avvicinarsi non mi allontanai di certo, anzi..
Feci qualche passo in avantie lasciai che la sua mano cercasse il mio viso.
Socchiusi le palpebre a quel contatto, e curvai le labbra.
Il gioco era finalmente cominciato..
Rimasi ì, a fissarla e ad ascoltare le sue parole.
Ma si, aveva ragione, lei non era la preda di nessuno.
E io, forse non ero nessuno?
Vagavo per le strade delle svariate città senza una meta.
L'unica cosa che mi interessava era trovare esseri come lei..
Una volta catturati li uccidevo senza pietà..
Il gioco si ripeteva ancora, ancora e ancora..
Chissà se un giorno ci sarebbe mai stata una fine.
Sospirai..
Si, doveva esserci per forza.
Un gorno qualcuno sarebbe stato più forte di me e mi avrebbe battuto.
Mi avrebbe ucciso, come un animale, per poi cibarsi con la mia anima..
Ma ecco dove sarebbe stato l'intoppo..
Nessuna anima..
Non avrebbero trovato assolutamente niente dentro di me.
Schiusi le labbra e con lo sguardo seguii quella ragazza che mi girava intorno..
Mi passò una mano tra i capelli, e in un certo senso avevo già capito quali fossero le sue intenzioni.
Mi chinò verso di lei, strattonandomi forte.
Hell, il suo nome..
Hell, la creatura più infernale che avessi mai conociuto..
Si, lei era alla pari di Lucifer forse..

Hell, non sei per niente gentile..
Una ragazza come te dovrebbe imparare le buone maniere.


Mi voltai di scatto, afferrandole i polsi con forza.
Si, almeno in quello, ero superiore a lei..
La costrinsi a voltarsi e poi la feci sbattere con il torace sul tronco di un albero.
Le braccia dietro la schiena, e i polsi stretti nella mia morsa.
Michinai lentamente verso la sua guancia..
Il suo profumo, così dolce, che mi invadeva le narici.
Allungai la testa, fino a sfiorare con le labbra la sua morbida guancia.
Pelle contro pelle..
La mia, così chiara, contro la sua, pallida e perfetta..

Non credi di sottovalutarmi?
Sai, potrei farti fuori in qualsiasi momento..
Ma non voglio, per ora.


La lasciai andare, sfregando le mie mani, una contro l'altra.
Un brivido di piacere mi percorse la schiena e fui costretto ad allontarnarmi da lei.
Meglio non rischiare troppo..
Dopotutto, ero pur sempre un uomo..
E si sai, di fronte ad una ragazza così, perfino il più raffinato degli uomini avrebbe perso qualsiasi inibizione..

Dirai che dalla tua parte hai qualcosa di molto potente.
Ma tranquilla, sfrutterò ogni risorsa che mi appartiene.
Solo per te, solo per distruggerti.

 
Top
Keira ;
CAT_IMG Posted on 2/2/2010, 14:42




E così era quello ?
Noi due eravamo fatti per lottare
uno contro l'altro ?
Questo mi dovevo aspettare dal futuro ?
Inclinai leggermente la testa e appoggiai la guancia
su cui Shin mi aveva parlato, sul legno freddo
dell'albero.
Chiusi per un attimo gli occhi e pensai ..
Mille immagini attraversarono la mia mente ..
Sentivo che c'era qualcosa in quel ragazzo,
che mi avrebbe fatto perdere la coscienza.
Volevo che mi chiedesse scusa ..
Volevo che mi implorasse perdono,
mentre ardeva tra le fiamme dell'inferno
e solo allora lo avrei risparmiato,
per un'esistenza migliore di quella attuale.
Sorrisi ...
Ghignai con rabbia.
Spostai le mani dalla schiena e le portai lungo
il bacino.
Sollevai il capo e fissai nuovamente la luna.

Non aspetto altro Shin ...
Prometto che se riuscirai a prendermi ...
Io sarò tua ..
Potrai fare quello che vuoi ..
Potrai uccidermi al momento togliendo
dal mio corpo tutte le anime che vi sono ...


Feci spallucce, per poi
voltatmi verso di lui.
Aggiustai gli abiti, che si erano
macchiati di terriccio e appoggiai la schiena
al tronco.

Io sono un demone ...
Anzi , qualcosa in più ...
Io sono la morte ...
Solo la perfida mietitrice ...
Non mi temi ?
Non hai paura di me ?


Mi mossi di alcuni passi, ma fu come
se avessi fatto metri e metri.
Mi ritrovai in un nano secondo alle spalle
del giapponesino.
Il suo aroma orientale mi finì dritto all'interno delle
narici.
Amavo il cibo e i profumi di quelle terre, ma
cercai di compormi, prima di esser
troppo prevedibile.
Io volevo stupirlo ...
Volevo che fosse colpito da me ..
Ma soprattutto volevo che mi temesse ...
Appoggiai la destra freddissima lungo il suo collo
e sfiorai la sua pelle,
cercando di procurargli dei brividi.

Io non sono così facile da capire ...
Dietro di me, è vero, si nascondono misteri ,
si nasconde il male ..
Si nasconde L'Inferno puro ...
Eppure, voglio offrirti una possibilità ...
Prova a prendermi ...
Shin ....
Facciamo questa scommessa ...
Che ne dici ?


Gli girai attorno con un leggero movimento
e facendo svolazzare i capelli biondi.
Sollevai una mano, le unghie erano dipinte
di nero scuro ...
La porsi a Shin, per fargliela stringere.


*Su coraggio...
Vediamo fino a che punto sei pronto
a spingerti *


image


 
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Shin ;
CAT_IMG Posted on 28/2/2010, 22:43




Rimasi lì ad ascoltarla semplicemente.
Sogghignai quando sentii le sue parole..
Pensava davvero che mi sarei spaventato per così poco?
No, non sapeva fino ache punto sarei stato dispsto a spingermi.
Feci un passo avanti e affarrai la mano che mi porgeva..
la strinsi forte, e con uno strattone feci aderire il corpo così piccolo e perfetto di Hell al mio.
Eccola lì, quel piccolo demone tabnto angelico.
Mi chinai verso di lei, soffiandole ditro l'orecchio destro..

Sei un demone..
Ma chi ti dice che io non sia da meno?


Piccole parole sussurrate e poi la lasciai andare.
Feci un salto all'indietro, finendo con le spalle contro il tronco di un albero.
La bambina mi stava provocando, e io come uno stupido avevo accettato la sfida.
Un misto di inquietudine e di eccitazione si mescolavano dentro di me..
Volevo catturarla, ma in un certo senso ero intimorito da lei.
Possibile che non avesse paura di me?
Possibile che fosse talmente forse non provar nessun timore verso il più grande cacciatore di demoni?
Era così incosciente?
Rimasi immobile a fissare i suoi lunghi capelli biondi, immaginando di poterli sfiorare.
Semplicemente passare le mie dita, lunghe e affusolate, tra quei capelli color dell'oro.
Sbattei più volte le palpebre e poi mi costrinsi a voltarmi.
Non potevo guardarla con quegli occhi..
Sarei sembrato strano, assente..
E stupido.
Si, sarei sembrato stupido -.-
Mossi la testa un paio di volte e poi le feci un sorriso sbieco.

Mia cara Hell..
Tu stai gocando col fuoco; nessuno ti ha mai detto di non farlo?
Potresti farti male, molto male..


In quelo momento non mi ero accorto che in gioco non c'era soltanto la vita.
Era qualcosa di peggiore.
La morte, non era nulla in confronto.
si trattava di noi stessi, mettere in gioco le nostre stesse essenze dannate.
Farlo, fino alla fine.
E non ci sarebbero state scuse; avremmo dovuto farlo e basta.
Alzai la testa, di nuovo, pensando al perché di quello strano gioco del destino.
In quel momento non pensai nemmeno che forse i nostri nomi fossero accumunati da qualcosa.
Dopotutto, direte voi, cosa potrà centrare Hell, inferno, con Shin, che significa soltanto Nucleo?
Eppure qualcosa mi diceva "tutto".
Schiusi le labbra e sorrisi ancora.

Corri Hell.
Adesso.


 
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11 replies since 6/1/2010, 13:40   331 views
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