Era una giornata tranquilla, o almeno così pensavo all'inizio.
Ero andato a fare un giro in città, sperando di comprare un cravattino decente.
L'avevo trovato e l'avevo indossato subito. Per il lavoro che facevo, impiegato di banca, dovevo tenere sempre un certo abbigliamento.
Proprio per quello avevo deciso di aggiornare un po' il mio guardaroba.
Avendo più di 400 anni avevo vestiti un po'..sgualciti?
Quindi non era il caso di girare in kimono o compagnia bella.
Mi fermai anche a prendere una chesecake per la strada, dolce che però finì nel primo cassonetto del'immondizia.
Come potevano gli inglesi mangiare quella roba?
Mistero.
Passeggiando una strana aura mi rapì.
Avevo sentito qualcuno, qualcuno come me.
Un mostro, un figlio dell'inferno.
Non un rinnegato; un demone puro, la cui spaventosa aurea faceva presagire un pericolo.
Mi infilai in un vicolo vicino e osservai la figura incappucciata voltarsi verso di me.
Non riuscii a vederla in faccia perchè subito si mise a correre.
Per colpa del buio mi ci vollero diversi attimi per capire in che direzione stesse andando.
Cominciai a correre anche io, agitando le bracia a destra e a manca per evitare i pali della luce.
Maledizione, ai miei tempi era tutto diverso u.u
Con dei salti felini riuscii a schivare un paio di antenne paraboliche.
Certo che ne esistevano di cose buffe.
Mi domandavo cosa se ne facessero gli umani.
Sorrisi quando notai che il demone aveva imboccato la strada che portava ad Hyde Park.
saltai un paio di panchine e poi cercai di bloccare quell'essere vicino un grosso albero di noci.
Era stanco, esausto per la corsa.
In effetti anche io ero un tantino sfiaccato, ma il duro allenamento dei secoli precedenti mi erano stati molto utili.
*Finalmente..*Era esausto, non poteva resistere ancora a lungo.
Strano, di solito non era mai così semplici acchiapparli.
Sicuramente questo demone doveva avere qualcosa che non andava.
Era stanco, e sicuramente lo era anche prima.
Poi, come un lungo flash vidi il demone cadere, inciampando forse in un fosso.
Subito gli arrivai alle spalle, bloccandolo completamente.
Con le dita sfiorai il suo profilo.
Era..piccolo fragile, quasi delicato.
No, non poteva essere un bambino; possibile che il diavolo non avesse pietà nemmeno per l'esistenza dei più giovani?
Ma qualcosa catturò la mia attenzione.
Una ciocca di capelli biondi spuntò da sotto il cappuccio nero.
Curioso calai il cappuccio, scorgendo lo splendido viso di una giovane donna.
Ma che cavolo..Non riuscivo a credere ai miei occhi.
Era bella, stupenda.
L'avrei presa per un angelo se solo non avessi avvertito la sua presenza.
Lei. Come poteva essere diventata un'essere tanto malvagio?
Mi allontanai di scatto, estraendo il mio piccolo pugnale e puntandoglielo contro.
Tu, alzati!