| Mi sistemai il cerchietto bianco che portavo sulla testa... In effetti il mio abbigliamento poteva risultare strano... Ero vestita come una perfetta fanciulla stile anni 60' . A questo era legato un motivo, naturalmente. Ero conciata in quel modo perchè il British Museum, ogni Settimana, la dedicava ad un tema preciso: quei sette giorni erano appunto perfettamente stile anni 60' , in tema con la decisione della Direzione. Ma non fu questo a sembrarmi bizzarro... Per me era normale, e anche per i Turisti, poichè, all'entrata del Museo, gli veniva spiegata ogni cosa... Ciò che non mi sembrò naturale, fu l'entrata ad effetto che Andrea, si esatto, proprio lei, fece in quella Soffitta... Prima di tutto... Come diavolo aveva fatto a sapere che mi trovavo lassù? E secondo, cosa voleva? Adesso non potevo più neanche lavorare in santa pace? Mi accorsi che quelle due ultime parole, "santa pace" , non erano molto adatte a descrivere la Natura di Andy... E non servivano neanche a descrivere quel ragazzo così carino che aveva chiesto il mio aiuto... Se solo avessi saputo chi in realtà lui fosse veramente... La Bestia graffiò spontaneamente il mio petto non appena vide Andrea comparire sulla soglia della Soffitta... L'Angelo Nero prese a girottare per la stanza, e sentii La Furia che la seguiva attentamente con lo sguardo... Poi, inaspettatamente, si rilassò... Sentii un leggero sospiro... La nascita di una consapevolezza... L'illuminazione di un'idea... Andrea vuole giocare? D'accordo... Giochiamo... Forse La Bestia avrebbe pronunciato queste esatte parole, se solo si fosse degnata di parlarmi in quel momento, e di spiegarmi che cosa stava succedendo... Ma non lo fece... Come sempre... Ormai neanche pretendevo più... Semplicemente, la sentii prendere il sopravvento su di me... Sperai solo che non facesse del male a quel ragazzo... Lui non c'entrava nulla in tutto questo... Non me lo sarei mai perdonata... Le mie gambe mi spinsero fino ad Andy, che teneva in mano una costosa macchina fotografica... Con le mani, molto delicatamente, gliela sfilai dalla sua presa, e la poggiai su uno scaffale lì vicino. Poi, allungai le dita sul suo viso... Le accarezzai distrattamente le guance morbide... Indugiai per un attimo sul suo sguardo di ghiaccio...
* Dannazione, che stai facendo! *
Ma La Bestia non rispose... Nemmeno stavolta... Passai un pollice sopra le sue labbra morbide, e poi, come se fosse la cosa più naturale del Mondo, adagiai la mia bocca alla sua e la baciai. Non avevo mai baciato una ragazza prima... La Bestia forse si? Sembrava saperci fare... Mi distaccai lentamente... Non so se fu La Furia ad interrompere finalmente quel bacio... O se fosse la mia stessa volontà...
Andy tesoro... Benvenuta...
Non pronunciai io queste parole... Riuscii semplicemente a sentire che La Bestia defluiva via dalla mia Anima e mi lasciava sola, in balìa di quella situazione ambigua ed imbarazzante... Indietreggiai fino a sbattere contro uno scaffale molto alto... Mi toccai la bocca, incredula per ciò che era appena accaduto. Sollevai poi lo sguardo su quel ragazzo tanto carino, che mi osservava con un'espressione indecifrabile.
Un'antica usanza...
Ecco che partiva la mia giustificazione, dettata dal mio ingegno e dalla mia capacità di inventarmi le cose giuste al momento giusto.
* Dio Eléna... Menomale che possiedi questo dono... *
Gli Antichi Nativi Americani usavano il bacio sulla bocca, indifferentemente tra ragazzi e ragazze, per esprimere il loro affetto verso qualcuno a cui tenevano tanto...
Una risata invase completamente il mio petto. Era chiaro: La Bestia non aveva avuto intenzione di esprimere affetto verso Andy. Il suo intento era stato quello di scioccare me, quell'Angelo Nero, e il ragazzo che ora ci guardava in modo strano... Ma il mio tentativo di spiegare l'accaduto aveva provocato in lei un attacco di risate che mi infastidì parecchio... Deglutii a fatica, poi, per cercare di sbloccare la situazione, mi rivolsi nuovamente a quel ragazzo dagli occhi verdi...
Dicevamo... Cosa devi cercare qua dentro... ?
Stavolta il mio tono non fu fermo come la prima volta in cui gli avevo fatto quella domanda... Avevo come la netta sensazione che quello fosse solo l'inizio...
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